Campo di concentramento e sterminio Oświęcim-Brzezinka (Konzentrazionslager Auschiwtz-Birkenau) - I campi di concentramento -

Niemieckie obozy zagłady i obozy koncentracyjne w okupowanej Polsce

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Campo di concentramento e sterminio Oświęcim-Brzezinka (Konzentrazionslager Auschiwtz-Birkenau)

Ubicato a Oświęcim, nella circoscrizione amministrativa di Bielsko (Landkreis Bielitz), nella regione di Katowice (Regierungsbezirk Kattowitz), nella provincia della Slesia (Provinz Schlesien), dal 1941 dell’Alta Slesia (Provinz Oberschlesien), vicino al confine del GG e alla principale linea ferroviaria che collegava l’Alta Slesia con i paesi dell’Europa meridionale. Il Campo fu realizzato nel quartiere Zasole sul fiume Sola, in un complesso di fabbricati dell’ex caserma e dell’ex manifattura Tabacchi - Monopoli di Stato. Il più grande lager tedesco nel territorio polacco.

Istituito su ordine di Heinrich Himmler il 27 aprile 1940. Nella primavera del 1941 a Brzezinka fu costruita la seconda parte del lager (Birkenau, Auchwitz II), inizialmente destinata all’internamento dei prigionieri di guerra (Kriegsgefangenenlager), ma con l’attuazione del programma di sterminio degli Ebrei divenne un luogo di annientamento di massa immediato.

Negli anni 1942-1943 a Monowice (Monowitz) sorse la terza parte del lager (Auschwitz III). Il 25 novembre 1944 la struttura organizzativa del complesso concentrazionario fu modificata: il campo di Birkenau fu incorporato al KL Auschwitz - campo madre (Auschwitz I), mentre il campo Auschwitz III fu trasformato in un campo autonomo e ribattezzato campo di concentrazione (Konzentrationslager Monowitz) cui erano sottoposti tutti i sottocampi organizzati presso le industrie. Oltre 40 dei detti sottocampi lavoravano per le fabbriche, i consorzi industriali e le SS. Il lavoro schiavistico era al tempo stesso un elemento del sistema di sfruttamento e annientamento dell’individuo e una fonte di profitto economico. Un numero cospicuo di prigionieri fu adibito ai lavori di ampliamento dello stesso complesso nella fase iniziale del suo funzionamento.

Fino alla primavera del 1942 nel campo venivano deportati quasi unicamente i Polacchi. Il primo convoglio di 728 prigionieri politici provenienti da Tarnów vi giunse il 14 giugno 1940. Il KL Auschwitz divenne un centro principale di annientamento dei Polacchi impegnati nelle strutture cospiratorie, attivisti politici, sociali, e rappresentanti dell’intellighenzia. Vi furono deportati anche degli ostaggi, le persone catturate nei rastrellamenti e i detenuti a scopo preventivo. Dal 1942 al campo giunsero i convogli con la popolazione espulsa dalla zona di Zamość. A seguito dell’Insurrezione di Varsavia scoppiata nel 1944, al KL Auschwitz furono deportati circa 10 000 abitanti della capitale polacca.

Verso la fine del 1941 al campo furono trasportati anche prigionieri di guerra sovietici, in gran parte poi eliminati. Dal 1942 il Kl Auschwitz divenne un luogo di sterminio sistematico degli Ebrei provenienti da diverse regioni della Polonia e dal territorio dell’URSS. Lo stesso anno cominciarono ad arrivare i convogli di Ebrei anche da altri paesi europei. Il KL Auschwitz fu anche luogo di sterminio per oltre 20 000 Zingari.

I detenuti venivano uccisi nei cosiddetti blocchi della morte e durante le esecuzioni. Una parte degli ammalati fu uccisa con le iniezioni di fenolo, benzina e Evipan. I medici delle SS usavano i prigionieri come cavie umane per gli esperimenti pseudo medici; il medico delle SS, dottor Josef Mengele conduceva i suoi esperimenti su gemelli e persone con anomalie fisiologiche innate. I suoi “pazienti”, sottoposti agli esami specialistici di vario tipo, venivano poi uccisi con un’iniezione di fenolo fatta direttamente al cuore.

Dall’autunno del 1941 per lo sterminio si utilizzava lo Zyklon B introdotto nelle camere a gas. I corpi delle vittime venivano bruciati nei forni crematori di Birkenau. Fu questo un metodo in cui vennero sterminati gli Ebrei giunti con i convogli ferroviari da molti dei paesi europei.

A comandare il campo si susseguirono: lo SS-Obersturmbannführerr Rudolf Höss (1940 - 1843), lo SS-Obersturmbannführerr Artur Liebehenschel (1943-1944) e lo SS-Sturmbannführer Richard Baer (1944-1945).

Dalla metà del 1944 fino al 17 gennaio 1945 dal campo furono evacuati con i convogli ferroviari oltre 65 mila detenuti, e nei due giorni successivi, dal 17 al 19 gennaio, partono dal campo le infinite colonne da marcia (marce della morte) composte di circa 60 mila detenuti. Si stima che nella evacuazione di gennaio morirono circa 15 mila persone. A cavallo fra il 1944 e 1945 furono demoliti in parte alcune strutture del campo (fra cui i forni crematori). Il 27 gennaio 1945 nel campo entrarono le truppe dell’Armata Rossa liberando circa 7 mila prigionieri sopravissuti.

Nel KL Auschwitz-Birkenau sono morti circa 1 000 000 Ebrei, 70 000 - 75 000 Polacchi.

In totale, nel corso del suo funzionamento furono uccise 1 100 000 persone.

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