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Niemieckie obozy zagłady i obozy koncentracyjne w okupowanej Polsce

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Missione del sito

Il passato è un elemento del presente. Anche se non viviamo ancorati al passato, o non ne siamo particolarmente interessati, gli eventi storici riecheggiano inevitabilmente nel nostro presente: appaiono quindi nei discorsi politici, ne scrivono giornali, se ne occupa la cinematografia, si organizzano dibattiti. In questi casi abbiamo a che fare con una sorta di “aggiornamento”, di “attualizzazione” del passato che in tal modo diventa elemento del nostro presente.

Uno degli esempi più palesi della deformazione della verità sul passato, ossia della verità storica, è l’uso della terminologia errata “campi di sterminio polacchi” che sembra insinuare che i Polacchi fossero autori e gestori di tali campi.

Uno degli esempi più palesi della deformazione della verità sul passato, ossia della verità storica, è l’uso della terminologia errata “campi di sterminio polacchi” che sembra insinuare che i Polacchi fossero autori e gestori di tali campi

Non c’è da stupirsi che il fatto suscita in Polonia, paese che ha sofferto tanto durante la seconda guerra mondiale, emozioni e proteste. Deve essere chiaro che i campi di concentramento e sterminio furono allestiti in Polonia nel periodo buio dell’occupazione tedesca e che furono i Tedeschi, i loro artefici e gestori. E loro sono gli unici responsabili della morte e delle sofferenze dei milioni di detenuti che vi si erano trovati.

Questa verità, ovvia in Polonia, deve essere riconosciuta dal mondo intero: nella Polonia occupata dalla Germania non sono mai esistiti, né potevano esistere, i campi “polacchi” di sterminio, di morte, o di concentramento. Questi campi furono istituiti dall’occupante tedesco per realizzare la sua politica criminosa atta all’annientamento o alla schiavizzazione di varie nazioni, fra cui quella polacca.

“Campi di sterminio polacchi”, “campi di concentramento polacchi”, sono una terminologia inappropriata, storicamente errata e offensiva per i Polacchi; il fatto che essa purtroppo continua a essere presente in diversi discorsi e pubblicazioni non può lasciare indifferente l’Istituto per la Memoria Nazionale, chiamato a divulgare la storia contemporanea della Polonia. Nell’ambito della nostra missione abbiamo creato il portale web “Campi di concentramento tedeschi in Polonia” il cui messaggio chiaro e conforme alla verità storica è il seguente: non sono mai esistiti campi “polacchi” di sterminio, di morte o di concentramento. Questi furono i lager  tedeschi, allestiti e gestiti dai Tedeschi che all’epoca esercitavano il loro terrore in Polonia.

… non sono mai esistiti né potevano esistere campi “polacchi” di sterminio, di morte o di concentramento. Questi furono i lager tedeschi, allestiti e gestiti dai Tedeschi che all’epoca esercitavano il loro terrore in Polonia.

Il portale web è composto di testi scritti arricchiti di materiale iconografico. Il primo testo espone l’ovvia verità che i lager tedeschi non erano nati in Polonia bensì nel Terzo Reich degli anni trenta del sec. XX. Il modello ivi formato, e opportunamente modificato per nuovi compiti, venne poi trapiantato nelle terre polacche. I due successivi testi sono dedicati alla drammatica situazione in cui vennero a trovarsi i Polacchi durante l’occupazione tedesca. Il lettore si renderà subito conto che in un paese oppresso potevano essere “polacchi” diversi elementi della realtà occupazionale (p.es. la resistenza) ma non i lager.

Nella Polonia occupata dalla Germania non sono mai esistiti, né potevano esistere, i campi “polacchi” di sterminio, di morte, o di concentramento. Questi campi furono istituiti dall’occupante tedesco per realizzare la sua politica criminosa atta all’annientamento o alla schiavizzazione di varie nazioni, fra cui quella polacca.

Il testo dedicato ai lager tedeschi in Polonia dimostra che i tedeschi crearono nel nostro paese una sorta di “universum” concentrazionario. Accanto ai famigerati campi di sterminio funzionavano altre categorie di campi, meno conosciuti ma meritevoli della nostra attenzione. Gli ultimi due capitoli narrano la Shoah, in cui i campi di sterminio tedeschi ebbero un ruolo chiave, e presentano il contributo dei Polacchi al salvataggio degli Ebrei.

Ci auspichiamo che la nostra pagina web, accessibile il giorno dell’anniversario dell’invasione della Polonia da parte della Germania, realizzi le nostre aspettative e contribuisca ad eliminare una volta per tutte la terminologia errata, storicamente falsa, su campi di concentramento, di sterminio e di morte “polacchi” .

Dott. Sławomir Kalbarczyk

 

 


 „Words Matter - German Nazi Camps”. Ti invitiamo a guardare un cortometraggio preparato dall'Ambasciata della Repubblica di Polonia a Washington.


 
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