Campo di sterminio di Chełmno sul fiume Ner (SS-Sonderkommando Kulmhof) - I campi di concentramento -

Niemieckie obozy zagłady i obozy koncentracyjne w okupowanej Polsce

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Campo di sterminio di Chełmno sul fiume Ner (SS-Sonderkommando Kulmhof)

Ubicazione: comune di Turek (LandkreisTurek), provincia di Kalisz (Regierungsbezirk Kalisch), della Regione del fiume Warta (Reichsgau Wartherland, Warthegau), a 70 km ca da Łódź, nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Koło.

Istituito nel novembre 1941, il campo fu operativo come SS-Sondercommando Kulmhof. I comandanti del campo furono lo SS-Sturmbannfuhrer Herbert Lange, sostituito dallo SS-Hauptsturmfuhrer Hans Bothman (dal 1942).

Dall‘8 dicembre 1941 al 7 aprile 1943 e dal 26 giugno al 13 luglio del 1944 KL Chełmno fu centro di annientamento degli Ebrei deportati dai ghetti della Regione del fiume Warta e dal ghetto di Łódź. Oltre agli Ebrei deportati dall’Austria, Belgio, Francia, Paesi Bassi e Ungheria, vi persero la vita anche i bambini polacchi della zona di Zamość, vittime dell‘evacuazione pianificata dai Tedeschi (Action Zamosc), i Polacchi deportati da istituti di assistenza sociale di Łódź e di Włocławek, circa 5000 prigionieri sovietici, Zingari e, verosimilmente anche gli 82 bambini deportati da Lidice (Cecoslovacchia).

I deportati vi giungevano con la ferrovia a scartamento ridotto che collegava la stazione di Koło con il campo, dove venivano caricati su camion appositamente trasformati in camere a gas mobili e trucidati con i gas di scarico. I corpi erano successivamente sepolti in enormi fosse comuni. Dal 1942 i corpi già sepolti venivano dissotterrati e quindi bruciati su enormi roghi o nei crematori. Nell’aprile 1943 i Tedeschi chiusero il campo demolendo le baracche e il crematorio e trasferendo le guarnigioni al servizio delle Waffen-SS. Nella primavera del 1944 il campo, previa un‘adeguata restrutturazione, riprende la sua attività. Come in precedenza, le vittime vengono uccise nei gaswagen ma i corpi vengono bruciati nei due crematori di recente costruzione. A partire dal luglio 1944 il campo fu definitivamente disattivato: non vi arrivò più nessun „trasporto“ e le baracche furono smontate. La notte dal 17 al 18 gennaio del 1945 le SS fucilarono una decina di detenuti operai rimasti nel campo.

Nel campo di Chełmno sul fiume Ner persero la vita 200.000 - 300.000 persone, prevalentemente d’origine ebraica.

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